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Percorso Val Lasties

Gli escursionisti habitué delle Dolomiti durante la stagione estiva conoscono bene le varie possibilità che offre il gruppo del Sella in tema di percorsi a piedi.
La stessa zona garantisce agli amanti dello sci fuoripista molteplici itinerari che consentono di assaporare l’ebbrezza della montagna anche quando la grigia roccia lascia il posto ad uno scenario totalmente bianco.
Prima di far scattare gli attacchi dei nostri sci però sono doverose alcune considerazioni; quelli che d’estate sono sentieri assediati da migliaia di persone, al finire della stagione calda si trasformano in luoghi silenziosi ed assolutamente e pericolosamente isolati dal caos delle piste battute che circondano la base della montagna.
La funivia del Sass Pordoi (mt 2.950 slm) che per i non scialpinisti è l’unica porta di accesso in quota, per alcuni anni aveva vietato l’accesso con gli sci al seguito proprio per scongiurare situazioni potenzialmente pericolose.
Da qualche tempo ormai è nuovamente possibile salire alla stazione a monte portandosi dietro la propria attrezzatura (attenzione, la montagna è sempre la stessa e con essa anche gli eventuali pericoli!) ed infatti rispetto al passato sono oggi tantissime (forse troppe) le persone che quando arrivano in cima si fanno rapire dallo splendore del panorama e si avventurano verso le numerose possibilità di discesa che si diramano dal rifugio Maria al Sass Pordoi.
Non dimentichiamoci che si tratta di percorsi che prevedono discese molto impegnative, spesso in condizioni di scarso o eccessivo innevamento; alcuni di essi necessitano di trasferimenti a piedi con sci in spalla (Val di Mezdì) e per altri ancora sono addirittura
indispensabili corda ed imbragatura per tratti di calata in doppia (Canale Holzer).
In ogni caso è richiesta un’assoluta padronanza degli sci su qualsiasi fondo e sarebbero auspicabili sistemi di autoprotezione in valanga (ARVA., pala e sonda).
Per chi volesse cimentarsi in questa avventura, la Forcella Pordoi è sicuramente la porta di accesso a questo magico mondo. La lunghezza limitata del percorso, la pendenza non eccessiva (max 30°) e la relativa facilità di accesso al canalone sono un primo ottimo banco di prova.
Arrivando sulla piccola sella che ospita il rifugio Forcella Pordoi (mt 2.829 slm) si può decidere di scendere verso destra per tornare al Passo oppure proseguire a sinistra imboccando il Vallon del Foss.
Da questo punto in poi bisogna prestare massima attenzione alle condizioni della neve perché specialmente in seguito ad abbondanti accumuli vi è pericolo di valanghe dai pendii laterali.
Perdendo rapidamente quota si gira verso sinistra dove il colpo d’occhio abbraccia la Val di Fassa.

A questo punto ci troviamo esattamente sotto la parete del Sass Pordoi che incombe su di noi nera e minacciosa nel punto forse più ripido di tutta la discesa (qui è necessario fare attenzione ai sassi che spesso si incontrano sul terreno).

Ormai in vista del fondovalle e con il ripido canalino alle spalle affrontiamo le ultime curve nel bosco

per ritrovarci nei pressi del rifugio Pian Schiavaneis (mt 1.850 slm) sulla strada che sale verso Passo Sella; da qui in pochi minuti arriviamo sulla pista del Lupo Bianco, nuovamente nel comprensorio del Dolomiti Superski con la possibilità di scendere verso Canazei, risalire al Passo Pordoi oppure al Passo Sella (in quest’ultima foto l’intero percorso, ad accezione del primo tratto nel Vallon del Foss, ripreso durante la risalita verso Passo Sella).

foto di:Alfredo Garbini

Numeri utili:
Servizio bollettino valanghe: 0471270555 - 0471271177
Aiut Alpin Dolomites: 118

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