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Fine dei giochi

Nessuna sorpresa nelle gare di salom speciale che hanno visto il via in nottura il 21 febbraio, quello femminile, e il 22 febbraio quello maschile.

Per lo slalom femminile al via 88 ragazze e per l'Italia una percentuale minima, due atlete: Chiara Costazza (pettorale 18) e Federica Brignone (pettorale 33).
Chiara si è guadagnata il suo pettorale con un ottavo posto in Coppa del Mondo a Kraniscka Gora, Federica affamata di rivincita dopo l'uscita in GS. Entrambe spingono e combattono ma alla fine escono nella seconda manche. Onore delle armi per chi combatte.
Alla fine la gara premia le "solite" Shiffrin (inavvicinabile), Schild e Zettel.

Sicuramente con più pressioni si sono presentati al via i ragazzi dello Slalom italiano.
Al via si presentano Patrick Thaler (pettorale 6 grazie agli ultimi successi in coppa del mondo), Manfred Moelgg (pettorale 15), Stefano Gross (pettorale 17) e il campione olimpico in carico Giuliano Razzoli (pettorale 22).
La prima manche vede Mario Matt in testa e Stefano Gross terzo a 75 centesimi. Ci pensa Ante Kostelic, il padre del grande Ivika Kostelic (21° al termine della prima manche) a vivacizzare la seconda manche.
Il sig. Kostelic senior è famoso per i suoi tracciati imprevedibili, aritmici e di difficile interpretazione e anche questa volta non si smentisce.
I primi 7 che si presentano al via escono miseramente e poi è tutto un "cercare di portare la pelle a casa". Escono nomi illustri e di favoriti Myrer, Ligety, l'infortunato Neureuther, Yuasa (il giapponese che con le noturne ha un certo feeling), Grange, PInturault, Razzoli, Moelgg e chi più ne ha più ne metta.
Alla fine il podio conferma i migliori di coppa del mondo con Mario Matt al primo posto, un indigesto secondo posto per Marcel Hirscher e un raggiante terzo posto per il giovane norvegese Kristoffersen ma è il quarto posto che ci fa ben sperare per il futuro: un rinnovato Stefano Gross a 13 centesimi dal primo e 9 dal terzo.

Il medagliere vede al primo posto la Russia (33 medaglie), al secondo la Norvegia e al terzo il Canada. L'Italia, senza medaglie d'oro, si ferma al 22imo posto con 8 medaglie. Un bilancio comunque dignitoso viste le previsioni di debacle totale iniziali. Ricordiamo che a parità di medaglie di metallo ne abbiamo ben 8 di legno, a cominciare dallo sci alpino dove ne abbiamo raccolte ben 3.

Le Olimpiadi di Sochi si chiudono il 23 febbraio con una maestosa cerimonia di chiusura dove è stata  portabandiera Arianna Fontana la nostra fuoriclase nello short track. Arianna in un'intervista ha dichiarato che spera che tanti giovani, grazie ai suoi successi, si avvicinino al suo sport.

Purtroppo però ci sono alcune considerazioni da fare che non danno segnali positivi se si cercano nuovi sportivi in Italia:
*le Olimpiadi di Sochi non sono state trasmesse in chiaro dalla televisione pubblica che ha rinunciato ad ogni diritto di trasmissione e che ha relegato i suoi storici commentatori ad un dopo serata su raisport1 dalle 22.30 in poi (23.00 o giù di lì il lunedì sera perchè prima c'era "il processo del lunedì");
* il canale in chiaro di Sky "Cielo" non ha copertura totale sul territorio italiano e quindi molta gente non ha potuto godere nemmeno delle ore minime di chiaro che la pay tv doveva trasmettere;
* i giornali sportivi hanno dedicato alle Olimpiadi trafiletti in prima pagina e qualche altra pagina dopo aver profuso quintali di carta sul calcio e le sue declinazioni.

*Sky dice che l'audience è andato oltre ogni aspettativa MA non sappiamo ancora se verrà fatta un'offerta per i diritti delle olimpiadi 2018 che si svolgeranno in Corea del Sud.

Il presidente del CONI, Giovanni Malagò, al termine delle Olimpiadi ha dichiarato "Bisogna costruire e radicare una cultura sportiva che dia risultati nel tempo": non sarà facile ma, come abbiamo visto le basi, che si muovono nell'ombra dei media durante i 4 anni preolimpici, ci sono e si sviluppano nonostante le difficoltà (si noti che molti campioni di altri Paesi si "sono fatti" allenandosi negli impianti costruiti per vecchie edizioni olimpiche mentre in Italia molti impianti sono stati smantellati o giacciono nell'incuria più totale).

Una ultima citazione è doverosa farla per una infortunata "d'oro" Tina Weirather: la sciatrice del Lussemburgo, a causa di una caduta rimediata proprio alle Olimpiadi, non solo non ha preso parte a nessuna delle gare in programma ma non potrà nemmeno partecipare alle altre gare di Coppa del Mondo.

Vi ringrazio per averci seguito qui su sciitalia e speriamo di avervi raccontato le Olimpiadi di Sochi 2014 con particolari e curiosità sperando di raccontarvi le prossime in diretta dalla Corea del Sud! ;)

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