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Si avvicina il fine settimana di gare svedesi  tra i pali stretti, tutti gli atleti stanno spolverando parastinchi , mentoniere e affilando le lamine dei loro sci per aggiudicarsi la prima gara tra i rapids gates...

Si avvicina il fine settimana di gare svedesi  tra i pali stretti, tutti gli atleti stanno spolverando parastinchi , mentoniere e affilando le lamine dei loro sci per aggiudicarsi la prima gara tra i rapids gates.
Tutti i maggiori interpreti  scalpitano ma è di un paio di giorni fà la notizia che, la federazione norvegese, non vede tra i convocati la punta di diamante della squadra Henrik Kristoffersen, nonché detentore della coppa di specialità della scorsa stagione, non per questione di infortuni o mancato raggiungimento di uno stato di forma ottimale ma, bensì, per una diatriba relativa alle sponsorizzazioni.
Il giovane fuoriclasse durante l’estate ha  sottoscritto un contratto di sponsorizzazione con la casa produttrice di bibite energetiche Red Bull che avrebbe dovuto andare a sostituire l’attuale sponsor federale Telenord, visibile sul casco dell’atleta.
La federazione Norvegese si è però rifiutata di concedere a Kristoffersen la rescissione del contratto, in quanto sostiene di non aver autorizzato la stipula del contratto, obbligandolo a mantenere il vecchio sponsor  in bella vista sulla propria testa.
Dovete sapere cari amici che, a differenza di molte altre nazione, la Norvegia gestisce internamente le sponsorizzazioni dei propri atleti e, solo eccezionalmente, è stato concesso di portare sui caschi sponsor diversi da quello federale.
Sono proprio queste eccezioni  alle quali si stà aggrappando il padre-manager del giovane vichingo, per cercare di concludere a proprio favore una  diatriba che, dopo la gara di apertura di Soelden, è esplosa rumorosamente nel circo bianco creando non poco imbarazzo alla federazione Norvegese, accusata di mettere in difficoltà l’atleta nei rapporti con il nuovo sponsor che avrebbe  voluto vedere i suoi colori sul casco di Henrik già nella gara di apertura.
Tutto questo scalpore non ha però fatto indietreggiare nessuna delle due parti pertanto, in segno di protesta e, a suo dire, per mancanza di serenità, il detentore della coppa di slalom, ha deciso di rinunciare alla gara di questa domenica in terra lappone.
Nello sci non è la prima volta che accadono situazioni simili, anche l’americano Bode Miller è attualmente nel pieno di una causa con la casa produttrice di sci Head, che ha visto l’atleta a stelle e strisce richiedere la rescissione del contratto per passare ad un altro produttore (Bomber), rescissione ovviamente non gradita alla Head.
A  questo punto la spaccatura tra la Federazione Norvegese e l’atleta è molto profonda e ad ora, come dichiarato da Kristoffersen, la diatriba sembra non avere via d’uscita dato che le due parti nemmeno si parlano.
Questa situazione non giova sicuramente a nessuna delle due parti ne tantomeno allo spettacolo della Coppa del Mondo che perde, per ora, uno dei talenti più cristallini degli ultimi anni.
Ovviamente la speranza è che questa brutta battaglia burocratica lasci al più presto spazio a quello che dovrebbe essere il vero protagonista di questo palcoscenico magnifico… lo sci!

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