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Fine dei Mondiali

I mondiali sono finiti e siamo ritornati alla serrata routine della coppa del mondo.
Bisogna dire che, nonostante per i nostri colori non sia andata per nulla bene, questi mondiali sono stati veramente esaltanti  pieni di colpi di scena e con piste all’altezza di un grande evento, eccezion fatta per  quella dello slalom maschile, se poi ad una pista facile aggiungi una prima manche che supera il minuto, cosa che in slalom si vede raramente, e tracciata con tornanti al limite dell’impossibile il risultato non poteva che essere quello di ammazzare uno spettacolo che in slalom andava avanti da parecchie gare con un gran numero di atleti che potevano giocarsi la vittoria tagliati fuori per colpa di una tracciatura a dir poco inguardabile.
Nonostante lo scarso spettacolo però alcuni de i migliori si sono dimostrati tali anche questa volta, piazzandosi fin da subito nelle prime posizioni.
L’austriaco Hirscher, il russo Khoroshilov, l’accoppiata tedesca Dopfer- Neureuther, fin da subito hanno chiarito che le medaglie erano affare loro.
Come dicevamo una tracciatura particolare molto lenta che , a detta degli atleti, tendeva ad addormentare il ritmo e non solo.
Altra storia la seconda manche che riporta tutti abbondantemente sotto il minuto e che evita di far addormentare davanti al teleschermo noi spettatori tra una discesa e l’altra.
Ormai però, visti i distacchi i giochi sembravano riservati a pochi intimi, fino alla discesa del francese Grange  che,  fin dall’apertura del cancelletto di partenza, ha fatto capire che qualcosa nella testa del campione francese si era riattivato. Parte aggressivo prendendo subito un gran ritmo e arrivando al traguardo con una manche quasi perfetta ma, soprattutto, con un vantaggio elevato facendo presagire che anche i primi per poterlo battere avrebbero dovuto fare una gran gara.
Ci ha provato il nostro Stefano Gross partito veramente a tutta ma purtroppo un’inforcata ha definitivamente cancellato ogni velleità di vittoria.
Dopfer e Neureuthr fanno una gran manche ma si devono accontentare delle piazze d’onore, il russo Khoroshilov,  dato come uomo da battere dopo la straordinaria vittoria di Schladming, probabilmente ancora addormentato dalla prima manche, subisce un ritardo ancora più pesante che lo relega addirittura fori dal podio.
Tocca ad Hirscher, doveva essere il suo mondiale, era partito puntando  alla doppietta in Gigante e Slalom e le cose si erano messe addirittura meglio di quanto pensasse visto la vittoria nella super combinata.
In Gigante però ha dovuto però fare i conti con sua maestà Ted Ligety che, a casa sua, è tornato ad essere l’extraterrestre degli ultimi anni in gigante portandogli via una delle medaglie su cui puntava di più.
Domenica era ancora una volta in testa dopo la prima manche, con un vantaggio rassicurante sul Francese ma, come tutti ormai sappiamo, amministrare  in slalom sciando in sicurezza non è così facile e l’austrico l’ha dimostrato ancora una volta. Dopo l’uscita dal cancelletto scia in sicurezza e con margine, ma in slalom si gioca sul filo dei centimetri e questa volta Marcel  prende male le misure inforcando e consegnando a Grange la medaglia d’oro e a lasciando ai due tedeschi i gradini bassi del podio.
Durante tutta la stagione il Francese aveva faticato a trovare la condizione, per la verità è da qualche stagione che, a causa degli infortuni e dei problemi fisici, questo grande slalomista si era allontanato dal palcoscenico dello slalom ma, un campione resta sempre un campione e quando meno te lo aspetti piazza la zampata vincente tornando prepotentemente a reclamare il proprio posto tra i grandi.

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